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Presentati i numeri dell’Estate fiorentina 2023 (quattro mesi di cultura con 1500 eventi e 1,9 milioni di euro di investimento), mentre partono i 200 eventi autunnali dal vivo con concerti nelle mense Caritas, nelle Rsa, nei centri per disabili, centri giovani e ludoteche. Intervista all’assessora e vicesindaca Alessia Bettini
L’Estate fiorentina lascia il posto all’Autunno fiorentino, la rassegna promossa per i mesi autunnali dal Comune di Firenze per portare la musica dove non arriva, mense Caritas, Rsa, centri per disabili, centri giovani, ludoteche e tanto altro.
I numeri dell’Estate fiorentina 2023, presentati oggi dalla vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, registrano un boom di eventi, sfondando il tetto dei 1500 appuntamenti in tutti i luoghi della città, con un investimento di 1,9 milioni di euro, massimo storico dal lancio della rassegna nel 2015. Un progetto finanziato per oltre un milione di euro attraverso fondi Pon Metro e per la restante parte con risorse del Comune di Firenze e la sponsorizzazione di 100mila euro da parte di Toscana Energia. Un ‘tesoretto’ che ha attivato risorse private per un totale di circa 2,5 milioni di euro impegnati in attività culturali in tutti i quartieri.
L’Estate Fiorentina 2023, dal centro alle periferie, ha visto coinvolte 148 associazioni che hanno dato vita a 1500 eventi diffusi, 15 festival e sei eventi speciali con appuntamenti diffusi in tutti i quartieri, oltre alla programmazione nei 12 spazi estivi per portare la cultura in tutti i luoghi della città. Un intervento capillare, grazie anche a un’attività di comunicazione realizzata sia sui mezzi tradizionali (impianti sui viali di circonvallazione, poster 6×3, manifesti 70×100 in area Unesco, stampa, radio e sale cinematografiche) che su quelli digitali con mezzo milione di visualizzazioni social, maxi schermi in varie zone della città, sistema di digital signage.
E da fine settembre, senza soluzione di continuità, scattano gli eventi dell’Autunno fiorentino, fino a dicembre, altri tre mesi di eventi dal vivo con oltre 200 appuntamenti tra spettacoli, concerti, performance, laboratori culturali in tutte le aree meno centrali della città. L’Autunno fiorentino torna così ad animare gli spazi pubblici e non solo attraverso il sostegno a 13 progetti per la ripresa della cultura e dello spettacolo dal vivo finanziati per circa 600mila euro dal ministero della Cultura nell’ambito del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo.
“Un’Estate fiorentina quanto mai capillare – ha detto la vicesindaca Bettini -, che ha saputo valorizzare un’offerta multidisciplinare coinvolgendo tutti i luoghi della città, dalle biblioteche alle piazze, a tanti spazi che erano chiusi da anni e sono stati riaperti e rivitalizzati. Questa è la visione che abbiamo portato avanti con l’Estate fiorentina 2023 e che stiamo oggi rilanciando anche con l’Autunno fiorentino, che porterà la musica dove la musica di solito non riesce ad arrivare per tante barriere fisiche e culturali. Tra gli oltre 200 eventi della rassegna autunnale saranno tanti gli appuntamenti che andranno infatti ad animare luoghi particolari come le mense della Caritas o a coinvolgere gli anziani con spettacoli interattivi nelle Rsa, fino ai centri giovani e alle ludoteche”.
“E’ stata un’estate culturale davvero ricchissima di opportunità per le persone di ogni età – hanno detto i presidenti dei Quartieri Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5) -. Come Quartieri abbiamo sostenuto la massima diffusione sul territorio e mai come quest’anno siamo riusciti a raggiungere le nostre comunità nelle piazze, nei parchi e nei luoghi informali con spettacoli, laboratori ed eventi di grande qualità. È stato un grande contributo alla vitalità e al presidio positivo dei nostri rioni di cui siamo assolutamente soddisfatti. E adesso avanti tutta con l’Autunno Fiorentino”.
🎧 Autunno fiorentino, dopo i 1500 eventi estivi, la cultura diffusa arriva in Rsa, centri giovani e mense Caritas – www.controradio.it
Firenze Autunno fiorentino, la cultura diffusa si estende alle Rsa, ai centri giovani e alle mense Caritas. GN