Il gestore della cava perde concessione, Comune rinuncia a 480mila euro.
Il titolare della Cava Fiordichiara B, Alessandro Macchione, vuole fare delle precisazioni riguardo alla revoca della concessione all’escavazione da parte del Comune di Carrara per morosità. Macchione afferma che il Comune ha chiuso la sua attività in soli 4 giorni, impedendogli di accedere alla cava e disporre del marmo pronto per la vendita. Afferma inoltre che gli atti non sono definitivi e verranno impugnati. Macchione ammette che la sua azienda non ha pagato 5 rate di un piano di rientro per un ammontare di circa 60.000 euro, ma sottolinea che fino a maggio 2023 aveva già pagato circa 380.000 euro. Inoltre, dal 4 ottobre 2023, ha offerto all’amministrazione la somma di circa 470.000 euro per sanare l’inadempimento, ma non ha ancora ricevuto risposta. Macchione condivide l’intenzione del Sindaco di non rilasciare più deroghe, rinvii o scorciatoie, ma si chiede perché l’amministrazione rifiuti un’offerta economica che permetterebbe al Comune di incassare una considerevole somma e alla sua azienda di continuare l’attività. Macchione afferma che il Comune sta rinunciando a incassare il 100% del suo credito e si troverà coinvolto in un contenzioso legale costoso. Macchione sottolinea anche il danno causato alle dieci famiglie che sono rimaste senza lavoro. Chiede al Comune di spiegare ai cittadini perché sta rinunciando a un’offerta economicamente vantaggiosa e se ha preso le stesse misure con altre aziende in situazioni simili.
Concessione revocata, il gestore della cava, «Il Comune sta rinunciando a 480mila euro» – La Voce Apuana
Carrara Il gestore della cava perde concessione, Comune rinuncia a 480mila euro. GN