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Emergenza sfratti, Pisa seconda in Toscana.

Nel 2022, il numero di sfratti con forza pubblica è cresciuto del 94,8% rispetto all’anno precedente in Toscana. La regione si classifica al quarto posto per richieste di esecuzione con forza pubblica e al quinto per esecuzioni già eseguite. Questo fenomeno non riguarda più solo i comuni capoluogo, ma si estende anche alle province. Firenze registra il maggior numero di richieste, mentre Siena è fanalino di coda. Le principali cause degli sfratti sono la morosità, le necessità dei locatori e la fine dei contratti di locazione. Quest’ultima causa è particolarmente preoccupante poiché molti immobili vengono destinati agli affitti brevi turistici, rispetto alle affittanze residenziali. La deregolarizzazione degli affitti brevi ha portato a un aumento della richiesta di case da parte delle famiglie lavoratrici che non possono più permettersi il costo dell’abitare. Negli ultimi cinque anni, sono stati eseguiti oltre 145.000 sfratti in Toscana. La provincia di Firenze è la più colpita, seguita da Pisa, Prato e Pistoia. Questo aumento degli sfratti interessa anche i comuni delle province, che stanno affrontando l’emergenza abitativa con risorse insufficienti e inadeguate. La precarietà lavorativa ed economica delle famiglie toscane, insieme al problema degli affitti turistici, contribuiscono a questa situazione critica. È necessaria un’azione politica a tutti i livelli per affrontare questa emergenza abitativa. Il governo deve rifinanziare i fondi per l’affitto e per la morosità incolpevole, creare un piano per aumentare l’offerta di alloggi pubblici e revisionare la legge sulle locazioni per ridurre gli affitti privati. La Regione Toscana deve apportare modifiche alla normativa esistente per affrontare questo problema.

Emergenza sfratti, Pisa medaglia d’argento in Toscana

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