Protezione civile cinese a Prato, soccorsi ai connazionali in difficoltà.

La comunità cinese di Prato, nota come Chinatown, sta affrontando gravi difficoltà a causa delle recenti alluvioni che hanno colpito la zona. Luca Zhou, presidente di Ramunion Italia, un’associazione cinese che si occupa di interventi in caso di disastri, sta ricevendo numerosi messaggi di aiuto dalla comunità cinese su WeChat. Manca cibo, acqua e luce, e la comunità si aggrappa a Zhou per ottenere aiuto. Ramunion Italia è una sorta di “protezione civile parallela” che ha sede a Prato e conta iscritti sia cinesi che italiani. L’associazione arriva dalla Cina, dove riceve finanziamenti governativi, mentre in Italia si autofinanzia. Zhou precisa che si tratta di volontari che si occupano di diverse attività, comprese le emergenze. Durante il lockdown del 2020, l’associazione ha donato 400 mila mascherine alle associazioni pratesi che prestavano soccorso ai malati. Le fabbriche cinesi d’abbigliamento sono state invase dalle acque dell’Ombrone esondato, danneggiando la merce e mettendo a rischio i macchinari. La comunità cinese, che vive delle attività legate all’abbigliamento, non ha familiarità con la legge italiana e rischia di non ricevere i risarcimenti necessari. Molti lavoratori cinesi sono in nero e non avranno accesso agli ammortizzatori sociali.

A Prato i soccorsi made in Cina, così la protezione civile parallela aiuta i connazionali in difficoltà

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