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Aumentano gli sfratti a Massa-Carrara nel 2022, richieste di esecuzione quadruplicate

La Toscana si classifica al quarto posto per le richieste di esecuzione di sfratti con forza pubblica e al quinto posto per gli sfratti già eseguiti. La situazione riguarda non solo i comuni capoluogo, ma anche le province. Secondo Cgil e Sunia, la casa è un fattore che accelera la povertà e sono necessari interventi sociali. L’ufficio di statistica del ministero dell’Interno ha pubblicato una ricerca che conferma il grave problema dovuto alla perdita dell’abitazione. A livello nazionale, nel 2022 sono stati emessi 42mila provvedimenti di sfratto, con un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente. La maggior parte degli sfratti è dovuta a morosità, seguiti da necessità del locatore e finita locazione. La Toscana conta 5.978 nuovi provvedimenti di sfratto, 15.026 in attesa di esecuzione e 2.877 famiglie messe in strada con forza pubblica. Più di 55mila persone hanno presentato domanda di alloggio popolare, ma solo il 10% troverà una soluzione. Le province più colpite sono Firenze, Pisa, Prato, Pistoia, Livorno, Arezzo, Lucca, Grosseto, Massa-Carrara e Siena. Secondo Cgil e Sunia, è necessaria una politica sulla casa completa che includa il finanziamento per ridurre l’incidenza del canone di affitto sul reddito delle famiglie in difficoltà, l’aumento dell’offerta di alloggi pubblici, la creazione di residenze universitarie pubbliche, la revisione della legge sulle locazioni e l’introduzione di categorie d’uso per distinguere l’affitto breve dal residenziale. Richiedono anche modifiche legislative a livello regionale per affrontare il problema degli affitti turistici.

Allarme sfratti a Massa-Carrara, più che raddoppiati nel 2022. Richieste di esecuzione a +400% – La Voce Apuana

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