Le recenti alluvioni hanno causato gravi danni alle imprese di Prato, Montemurlo, Vaiano e Carmignano. Molti proprietari e dipendenti sono stati impegnati nella salvaguardia delle loro abitazioni, motivo per cui solo il sabato mattina si è iniziato a valutare la situazione dei capannoni. Centinaia di aziende hanno dovuto svuotare i loro magazzini di merce completamente inutilizzabile. Vi sono molte vie bloccate nella produzione, con macchinari guasti e senza corrente. Il quartiere industriale più colpito è quello di Oste a Montemurlo. Tuttavia, è emersa una storia di solidarietà tra due aziende vicine, una di filati gestita da Franco Celli e una di abbigliamento pronto-moda di proprietà di Dario Ding Chun. Nonostante i danni subiti, le loro famiglie si sono unite nello sforzo di ripulire il capannone. Confindustria Toscana nord ha espresso preoccupazione per i danni agli impianti, che potrebbero rimanere inattivi a causa della difficoltà nel reperire i ricambi. Inoltre, gli effetti delle relazioni di filiera sul territorio colpito potrebbero causare rallentamenti o fermi di produzione per altre aziende. La località La Briglia è stata particolarmente colpita, con sette aziende praticamente distrutte. Un lanificio e una follatura potrebbero richiedere almeno tre mesi per tornare in funzione.
Alluvione Toscana, a Prato macchinari, filati e vestiti devastati dal fango. Adesso il tessile rischia uno stop lungo mesi
Prato Alluvione Toscana, Prato, settore tessile rischia mesi di stop a causa dei danni causati dal fango. GN