La sindaca di Carrara, Serena Arrighi, ha annunciato la decadenza della concessione di un’area marmifera comunale a causa del mancato pagamento del canone di concessione da parte della cava numero 76 ‘Fiordichiara B’. Questo provvedimento rappresenta una delle prime volte per il Comune e i terreni saranno riassegnati attraverso una gara che seguirà un nuovo regolamento. La trasparenza e l’aderenza alle regole sono una priorità per l’amministrazione comunale, in particolare per il settore del marmo che rappresenta un pilastro economico per la città. Oltre a questo, la firma delle convenzioni delle cave, secondo la legge 35, è già iniziata e sono state registrate certificazioni Emas per garantire tempi certi per lo sviluppo del settore. La sindaca sottolinea l’importanza del dialogo e del confronto con aziende, lavoratori, sindacati e associazioni per affrontare le sfide future come la tracciabilità e la filiera. Inoltre, si fa riferimento alla legge regionale che impone una soglia del 50% di lavorazione in loco, che richiede scelte e strategie complesse, ma che può essere un’opportunità per rinnovare il settore lapideo investendo nella ricerca di nuovi materiali e soluzioni di qualità. Infine, si fa menzione delle nuove regole europee per rafforzare la protezione dei prodotti artigianali e industriali come il marmo di Carrara, che potrebbe ricevere un valore aggiunto attraverso un marchio geografico legato al territorio.
Carrara, non paga il canone, il Comune revoca la concessione a una cava – La Voce Apuana
Carrara Carrara, revocata concessione cava per mancato pagamento canone - La Voce Apuana. GN