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Scandalo spese pazze al Centro Pecci di Prato: 80 euro per un pranzo con tre uova

Il Centro Pecci per l’arte contemporanea a Prato è al centro di uno scandalo che coinvolge spese e consulenze troppo care. Durante un’audizione in commissione, un consigliere della Lega presenta delle carte per accusare la dirigenza del museo, il Comune e i dipendenti. La prima critica riguarda i pranzi di rappresentanza consumati al ristorante del Pecci, con una fattura di 80 euro per un pranzo con tre uova. Si contesta anche il pagamento di 40 mila euro a una ex direttrice per mancato preavviso e l’assunzione di un direttore attraverso una società di cacciatori di teste inglese che ha ricevuto 24 mila euro. Vengono inoltre sollevate critiche su una ricerca commissionata per valutare l’impatto dello sbigliettamento al costo di 11 mila euro. La Lega accusa anche la società che gestisce il ristorante di non aver pagato l’affitto per 113 mila euro. La situazione ha suscitato tensioni e il consigliere della Lega chiederà la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul Pecci. Alcuni politici stanno ponendo la questione come un tema da affrontare in vista delle elezioni locali.

Centro Pecci di Prato, la crisi e il caso spese pazze: «Per un pranzo con tre uova fattura di 80 euro»

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