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Firenze, 19 novembre 2023 – “In base alle nostre ricerche che si sono concentrate sulla nostra base associativa, circa 120 aziende hanno subito danni nell’alluvione del 2 novembre nei comuni di Prato, Montemurlo, Carmignano, Vaiano, Cantagallo, Campi Bisenzio e Quarrata. Circa il 30% delle aziende ancora non è in grado di quantificare con esattezza l’importo dei danni” mentre per chi ha provato a stimarli, “l’importo complessivo ammonta a circa 1 milione e 300 mila euro.
Delle aziende che hanno subito danni il 10% è stata costretta a interrompere completamente l’attività, il 40% soltanto parzialmente, il restante 50% ha continuato a rimanere aperta. Soltanto il 17% delle attività ha dichiarato di aver bisogno di ricorrere alla cassa integrazione”. Lo ha detto il presidente di Confesercenti Prato Stefano Bonfanti all’assemblea annuale dei soci dell’associazione oggi a Prato.
Tra i presenti anche Fausta Bergamotto, sottosegretaria al ministero delle Imprese e del Made in Italy, il governatore Eugenio Giani, Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana e il sindaco Matteo Biffoni. “Confesercenti – ha detto Bonfanti – chiede dunque alle Amministrazioni locali la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire, per un periodo temporale non breve, dell’esclusione delle imposte comunali”, e al Governo “che si proceda con il riallineamento dell’Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale per tre anni”.
Inoltre per Confesercenti Prato “è indispensabile prevedere la possibilità di utilizzo del meccanismo del credito d’imposta per i costi di sostituzione e ripristino di macchinari, attrezzature, beni strumentali delle imprese danneggiate; posticipare quantomeno al 30 giugno le scadenze tributarie di novembre e dicembre prevedendo inoltre la possibilità di rateizzazione in 12 mesi a partire da aprile 2024; abbattere i debiti tributari e contributivi delle imprese alluvionate; sospendere le rate dei mutui e dei finanziamenti per almeno 12 mesi senza possibilità per gli istituti di credito di rimodulazione al rialzo dei tassi di interesse e senza riclassificazione del rating di rischio per le aziende richiedenti; prevedere adeguati risarcimenti per i danni subiti”, con “procedure snelle ed il più possibile rapide.
Prevedere forme di risarcimento per il mancato guadagno per tutte le imprese”. Per Bonfanti necessario anche prevedere “detassazione totale e senza massimali dei sussidi occasionali, erogazioni liberali e altri benefici concessi a favore di lavoratori dipendenti colpiti dall’alluvione. Molte imprese infatti vorrebbero aiutare i propri dipendenti colpiti dall’alluvione a ripartire, sistemando casa o riacquistare il mezzo con cui recarsi a lavoro, ma senza una specifica normativa questa erogazione subirebbe una cospicua tassazione”.
Confesercenti, “Danni per l’alluvione a 120 ditte di Prato, Firenze e Pistoia”
Firenze Alluvione, 120 ditte danneggiate a Prato, Firenze e Pistoia GN