Le forti precipitazioni e gli eventi estremi che si verificano sempre più spesso in Toscana evidenziano le criticità idrogeologiche del territorio. La regione ha consumato 141 mila ettari di suolo con cemento, strade e capannoni, contribuendo all’aumento delle temperature e mettendo a rischio 930 mila cittadini per eventi alluvionali e 1,5 milioni per frane. La legge sul consumo di suolo, se approvata, potrebbe proteggere il territorio, ma sono necessari investimenti per il rischio idrogeologico. Grosseto è la provincia con maggior rischio idraulico, mentre Livorno ha la percentuale più alta di territorio a rischio. Il 40% delle aree agricole abbandonate si trova nelle zone montane, causando fenomeni franosi e alluvionali. Pistoia ha la percentuale più alta di famiglie che abitano in aree allagabili e Pisa ha la maggiore estensione di superfici a rischio. Complessivamente, 1,2 milioni di cittadini risiedono in zone a pericolosità elevata o media.
Da Prato a Pistoia, Toscana a rischio idrogeologico per il consumo di suolo
Prato Toscana, Frana di suolo minaccia Prato-Pistoia. GN