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Si è conclusa con una denuncia per incendio boschivo colposo l’indagine dei carabinieri forestali in seguito a un rogo che lo scorso 14 settembre ha interessato un’area boschiva di 9 ettari a Schignano.
I carabinieri del nucleo forestale di Prato erano intervenuti in seguito alla segnalazione di un rogo che si era sviluppato all’interno di una proprietà privata e che aveva interessato un bosco di conifere, oltre ad un’area agricola.
Alle operazioni di spegnimento, andate avanti per ore, presero parte i vigili del fuoco, personale e volontari dell’organizzazione antincendio boschivo della Regione Toscana, che mise in campo anche elicotteri e un canadair per fermare l’incendio ed evitare l’ulteriore diffondersi delle fiamme. A causa del rogo alcuni residenti della vicine abitazioni furono fatti allontanare temporaneamente perché le fiamme minacciavano le case.
I carabinieri forestali, utilizzando il “metodo delle evidenze fisiche”, sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’incendio durante le prime fasi di sviluppo e, dalle tracce lasciate dalla combustione nel punto di origine, è stato appurato che l’incendio era partito all’interno di un vicino terreno agricolo, dove erano stati bruciati rifiuti vegetali, individuando così già dopo poche ore il responsabile del rogo.
Il “metodo delle evidenze fisiche”, spiegano dall’arma, “è un sistema d’indagine che permette, sulla base di rilevi tecnici inerenti alla tipologia di soprassuolo boscato bruciato, alle condizioni del vento, all’orografia del terreno e di altre evidenze fisiche (come la corteccia bruciata o i segni sul terreno) di risalire all’origine dell’incendio ed in particolare al punto di innesco, oltre alla possibile presenza di ordigni incendiari”.
Denunciato il responsabile del rogo che a settembre bruciò 9 ettari di bosco a Schignano | TV Prato
Prato Responsabile del rogo boschivo a Schignano denunciato | TV Prato GN