Il romanzo di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray” ha ispirato il mondo del marketing e della pubblicità con l’affermazione “L’importante è che se ne parli”. Recentemente, Esselunga e Dove hanno attirato l’attenzione di tutti con le loro campagne pubblicitarie. Dove ha affrontato il tema della salute mentale dei giovani e ha incoraggiato l’introduzione di percorsi formativi sull’uso consapevole dei social media nelle scuole. Tuttavia, la dott.ssa Valentina Aletti, esperta di disturbi alimentari, sottolinea che i social media non sono l’unica causa di questi problemi e bisogna tenere conto di altri fattori come lo sport e l’ambiente scolastico. Un rapporto di Telefono Azzurro indica che il 50% dei ragazzi passa due o tre ore al giorno sui social media, e quindi la petizione di Dove mira a prevenire problemi simili tra i giovani. La dott.ssa Aletti è anche coinvolta in iniziative di sensibilizzazione sull’argomento. La petizione di Dove può essere firmata online o presso gli stand organizzati nelle principali città italiane. In conclusione, l’obiettivo di Dove è far parlare di questi disturbi che sono causati dall’uso irresponsabile del web.
“Dove”, quando la sensibilizzazione passa anche per le campagne pubblicitarie
Lucca Dove promuove sensibilizzazione attraverso pubblicità rurali GN