La Galleria Il Ponte riapre la sua stagione espositiva con una mostra personale dedicata a Zoè Gruni. La mostra, curata da Camilla Boemio, si intitola “Motherboard” e presenta tre diversi progetti tramite video-installazioni, video-performance, stampe lambda su alluminio e tecniche miste su stampa fotografica. L’artista spiega che la sua ricerca artistica nasce dal bisogno di esorcizzare la paura del diverso e che il suo corpo è l’elemento catalizzatore che si estende verso gli altri attraverso interazioni di vario genere. Zoè Gruni utilizza la multimedialità per esprimersi e predilige i lavori manuali e artigianali che la connettono a una dimensione popolare. La ricerca antropologica e socio-culturale è diventata un elemento sempre più importante per l’artista, che coinvolge anche gli altri nel suo lavoro. La mostra sarà aperta fino al 17 novembre.
“Firenze, Zoè Gruni esorcizza la paura del diverso”
Firenze Firenze, Zoè Gruni, l'esorcismo della paura del diverso. GN