Il Garante dei diritti dei detenuti ha descritto come “drammatica” e “cronica” la situazione del carcere di Pisa, evidenziando il sovraffollamento e le carenze strutturali. Attualmente sono presenti 260 persone detenute in un istituto che potrebbe contenere solo 198 persone, con uno spazio vitale inferiore a 3 metri quadri a persona. Le condizioni delle celle sono talmente precarie che le persone dormono inserendo bottiglie nei bagni per evitare l’invasione dei topi. Il carcere è inoltre privo dei servizi primari e la sezione semiliberi è completamente abbandonata. Uno dei maggiori problemi riguarda la salute mentale, con il 23% dei detenuti che presenta problemi in tal senso. Tuttavia, i servizi di salute mentale e di assistenza per le dipendenze sono carenti, nonostante il consumo diffuso di sostanze all’interno del carcere. Inoltre, i percorsi trattamentali e le opportunità di formazione professionale e inserimento lavorativo sono insufficienti. È preoccupante anche il fatto che la maggior parte dei detenuti ha tra 20 e 30 anni. Il Comune di Pisa è criticato per l’assenza di una struttura di accoglienza per le famiglie in attesa dei colloqui e per il mancato supporto all’inserimento sociale ed economico dei detenuti al termine della pena. Il gruppo consiliare Diritti in Comune denuncia la latitanza del Comune di Pisa nel risolvere la situazione nel corso degli ultimi dieci anni.
Il Garante dei detenuti riferisce in commissione, “Situazione drammatica tra sovraffollamento e carenze”
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