Aumento di 1 metro del livello del mare, coste vulnerabili

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista ‘Earth System Science Data’, se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, il livello del mare potrebbe aumentare fino a un metro entro il 2100, causando danni sempre maggiori per mareggiate e fenomeni estremi. Lo studio ha utilizzato dati relativi al livello del mare durante l’ultimo periodo interglaciale, 125mila anni fa, che indicano che il livello del mare era tra i 3 e i 9 metri più alto rispetto ad oggi. Le zone più vulnerabili all’innalzamento del mare sono gli atolli nel Pacifico, le piane costiere del sud-est asiatico, la laguna di Venezia, l’alto Adriatico, il Volturno di Napoli, la piana pisana in Toscana, le zone costiere pianeggianti della Tunisia, del Marocco e il Delta del Nilo. La fusione delle calotte polari Groenlandia e Antartide è la principale responsabile dell’innalzamento del mare, con la Groenlandia che potrebbe portare ad un aumento di 7 metri e l’Antartide di ulteriori 58 metri. Ciò che preoccupa è l’accelerazione dell’innalzamento del mare negli ultimi 150 anni, in coincidenza con l’inizio della rivoluzione industriale e il conseguente aumento delle emissioni di gas serra. L’obiettivo dello studio è fornire dati per modelli climatici futuri.

Il livello del mare fino a un metro in più, coste a rischio

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