Dal paesaggio medievale alla sua rappresentazione umanistica, il legame tra poesia e natura.

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“La configurazione dell’idea di ambiente e la struttura della relazione tra umano e naturale si sono formate attraverso la letteratura” (N. Scaffai).

È questo il principio motore del Convegno internazionale di studi su Il poeta nel paesaggio. Intorno a Petrarca, dall’Alto Medioevo all’Umanesimo, organizzato nelle giornate del 29, 30 novembre e 1° dicembre dall’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo in collaborazione con il DFCLAM dell’Università di Siena nell’ambito di una programmazione di convegni petrarcheschi a cadenza biennale iniziata ormai da vari anni.

La discussione fra i tanti specialisti invitati verterà sul ruolo fondativo della letteratura nella percezione del paesaggio e del rapporto che le persone intrattengono con esso.

La prospettiva attraverso cui l’elemento naturale in letteratura verrà analizzato non è solo quella spirituale, ma sarà anche connessa con una peculiare e nuova attenzione ecologica.

Il punto di partenza della moderna sensibilità paesaggistica è stato tradizionalmente individuato in Petrarca, ma il fenomeno non si origina e non si esaurisce nella sua figura. Nella letteratura mediolatina e volgare che lo precede molte sono tuttavia le attestazioni di uno sguardo altro che, insieme al portato simbolico, contempla la natura, la descrive e ne mostra l’intima relazione con l’elemento umano. Sono numerosi gli specialisti, italiani e stranieri, che illumineranno gli elementi fondamentali propri dell’esperienza del poeta nella natura prima di Petrarca.

Nel transito verso (e intorno a) Petrarca vengono ripercorsi i momenti sostanziali della poesia mediolatina bassomedievale, romanza, siciliana, lo Stilnovo, Dante e Boccaccio, con traiettorie che non si limitano alla geografia italiana, a emergere è un dialogo proficuo che si intesse con le letterature dell’Europa medievale.

Dopo l’esperienza petrarchesca, che resta una tappa fondamentale nel rapporto con l’ambiente e il paesaggio, l’attenzione all’elemento naturale conosce una progressiva formalizzazione fino a quello che sarà, nella produzione artistica, l’intervento dirompente della prospettiva, gli interventi del convegno contemplano una considerazione ad ampio raggio dei riverberi paesaggistici fino al quindicesimo secolo.

I lavori avranno inizio mercoledì 29 novembre alle ore 15,00 presso la Casa del Petrarca, e potranno essere seguiti in diretta streaming sul sito www.youtube.com/c/dfclam_unisiena

Ingresso libero.

Il poeta e il paesaggio, dall’Alto Medioevo all’Umanesimo

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