Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, difende l’incremento dei propri stipendi da 4.508 a 9.660 euro in pochi anni, sostenendo che sia un riconoscimento necessario per le sue delicate funzioni e i quotidiani impegni come sindaco. Sottolinea che tale aumento è stato deciso dal governo Draghi e che alcuni sindaci hanno scelto di farlo tutto insieme, mentre ad Arezzo è stato preferito un aumento graduale del 25% all’anno, rinunciando a una parte dell’indennità. Ghinelli spiega che i compensi dei sindaci sono stati parametrati a quelli dei presidenti di Regione su indicazione dell’Anci e che tali aumenti non vengono prelevati dai bilanci comunali. Inoltre, Ghinelli afferma che da professionista con quote in una società di ingegneri e professore universitario ha perso il 75% dei suoi redditi, ma continua a essere sindaco per la sua passione per la politica e la convinzione di poter incidere sul benessere dei concittadini. Ghinelli suggerisce anche di introdurre lo spoils system per nominare i dirigenti pubblici, al fine di migliorare l’azione amministrativa. Riguardo all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, di cui era stato accusato e poi assolto nel processo Coingas, Ghinelli ritiene che sia una buona notizia, poiché il 93% delle inchieste per questo reato non arriva al giudizio e comporta danni di reputazione e professione per gli amministratori pubblici, senza risultati giudiziari significativi.
Il primo cittadino di Arezzo, “Ho tante responsabilità. Prendevo più da ingegnere”
Arezzo Sindaco Arezzo, "Molte responsabilità, stipendio di ingegnere migliore" GN