Il numero di lavoratori autonomi in Toscana è diminuito di circa 15.000 dal 2019. Firenze è la città con il calo più significativo, rappresentando il 40% dei posti di lavoro persi nella regione. Questo rappresenta una diminuzione del 3,8% e del 5% rispetto alle percentuali regionali del 1,8% e del 4,2%. Il settore più colpito è il commercio al dettaglio, con una diminuzione del 9,7% per le ditte individuali e l’8% per le altre società. Anche il settore dell’alloggio e della ristorazione ha subito una flessione (-3% per le ditte individuali e -0,6% per le altre) nonostante la ripresa del turismo. Secondo il presidente regionale di Confesercenti, la crisi nel commercio tradizionale è dovuta alla concorrenza dei grandi supermercati e dell’e-commerce, mentre il settore della ristorazione è saturo a causa della proliferazione delle attività legate al cibo. L’unica eccezione positiva è il settore delle agenzie di viaggio e dei tour operator, che ha registrato un incremento del 3,8%. Per invertire questa tendenza, Confesercenti suggerisce di ridurre i regolamenti burocratici e fornire sostegno fiscale e previdenziale alle nuove imprese per almeno tre anni. Inoltre, si propone di introdurre una fiscalità di vantaggio per i negozi di quartiere con un fatturato inferiore a 400.000 euro, al fine di contrastare la desertificazione commerciale che interessa sempre più città italiane.
Imprenditoria e chiusure negozi, a Firenze in quattro anni 6.500 lavoratori autonomi in meno
Pistoia Firenze, 6.500 lavoratori autonomi persi in 4 anni a causa di chiusure negozi. GN