In carcere con la tubercolosi: temperature elevate e condizioni inadeguate, ostacoli per la guarigione di mio marito.

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Una donna si rivolge al giornale per raccontare la storia di suo marito, un uomo di 42 anni di nazionalità albanese, che ha contratto la tubercolosi dopo essere entrato in carcere. Attualmente il detenuto si trova nel carcere di Sollicciano e non è nelle condizioni di affrontare adeguatamente la terapia a causa delle scarse condizioni igieniche e del regime alimentare all’interno del carcere. La moglie ha cercato di ottenere gli arresti domiciliari, ma la richiesta è stata respinta, mandando così l’uomo di nuovo in carcere. Spera che il sistema legale prenda in considerazione le condizioni di salute del marito e prenda provvedimenti appropriati.


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preso spunto da: In carcere con la tubercolosi. "Caldo e condizioni inadeguate, così mio marito non può guarire"
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