Ieri è stato presentato il “Dossier statistico immigrazione 2023” a Firenze, curato da Idos, Confronti e l’Istituto di Studi politici S.Pio V. Durante l’iniziativa, è emerso che gli immigrati sono più sfruttati sul lavoro e impiegati in occupazioni umili, nonostante un alto livello di istruzione. In particolare, è stata evidenziata l’incidenza del part-time involontario, che può indicare fenomeni di illegalità e sfruttamento lavorativo. La Toscana, una delle principali regioni di immigrazione in Italia, conta 406.742 stranieri residenti alla fine del 2022. Nonostante una sostanziale stabilità della popolazione straniera residente, si è registrato un incremento delle acquisizioni di cittadinanza da parte di coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Ci sono state significative modifiche nella distribuzione geografica degli immigrati toscani a causa della guerra in Ucraina e dell’afflusso di profughi. Nel settore dell’occupazione, sono stati osservati aumenti trasversali in vari settori, con un contributo significativo dei contratti a tempo indeterminato. Gli occupati stranieri rappresentano il 12,6% del totale, con un tasso di occupazione inferiore e un tasso di disoccupazione più alto rispetto agli italiani. Gli immigrati sono concentrati in settori caratterizzati da condizioni di lavoro dure, come l’agricoltura, l’edilizia e il lavoro domestico. Nel 2022, le imprese gestite da immigrati sono aumentate dell’1,9%, rappresentando il 15,1% del totale delle imprese toscane. La distribuzione per settore mostra che l’industria è il settore predominante per gli imprenditori immigrati in Toscana. Infine, la popolazione studentesca straniera nelle scuole toscane è rimasta stabile, non mostrando aumenti per il secondo anno consecutivo.
In Toscana l’11% dei residenti è straniero | RadioSienaTv
Siena 11% di stranieri residenti in Toscana, secondo RadioSienaTv GN