“Venticinque ore di ricovero in lettiga al pronto soccorso” | TV Prato

Mi è capitato di essere ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Prato per più di un giorno. Nonostante si tratti di un’esperienza scomoda, mi ha permesso di vivere da persona e da cittadino. Durante il ricovero, ho notato che i pazienti erano sistemati nelle barelle del reparto triage, divisi da tende arancioni che servivano a creare un minimo di intimità. L’atmosfera richiamava un’epoca passata, ma con soffitti più bassi. Ho condiviso il corridoio con un anziano, al quale il personale davvero si prendeva cura. Ho potuto assistere alla sua consultazione medica e alla visita della famiglia. Questa esperienza mi ha mostrato come si possa stringere una comunità in situazioni di difficoltà. Dopo molti controlli medici, mi è stata comunicata la mia dimissione e ho potuto osservare il continuo arrivo di nuovi pazienti. L’ospedale è un “fiume” che non smette di ricevere. Nonostante le difficoltà, il personale si dimostra umano e rispettoso. Al vertice dell’ospedale sono iniziati i lavori per una nuova palazzina, richiesta da molto tempo, che sarà pronta nel 2025. Fino ad allora, i pazienti continueranno a farsi curare e, purtroppo, anche a morire, stretti in una lettiga.
“Io, ricoverato in lettiga per venticinque ore al pronto soccorso” | TV Prato
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