La commissione comunale di Pistoia ha respinto l’istanza referendaria sulla quotazione in borsa della Multiutility, scatenando polemiche. Partiti politici come Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Unione Popolare hanno dichiarato di appoggiare il comitato No Multiutility di Pistoia nella sua battaglia e di essere presenti alle sue iniziative. Questa decisione viene considerata un furto di democrazia, in quanto nega ai cittadini il diritto di esprimersi su un argomento così importante come la gestione dei servizi e la proprietà dell’acqua. Nonostante il divieto di tenere un referendum, verranno organizzate numerose iniziative per informare i cittadini. Si ritiene che il parere della Commissione sia poco chiaro e che porti a conclusioni estreme, in cui il Comune di Pistoia non ha alcuna influenza a causa della sua limitata quota azionaria. Si sottolinea che l’acqua è un bene comune, ma anche la raccolta dei rifiuti e l’energia sono servizi di grande importanza sociale. Il fatto che oltre 1400 persone abbiano firmato per richiedere il referendum dimostra che il lavoro svolto per opporsi alla quotazione in borsa ha avuto successo nel rendere i cittadini consapevoli. Tuttavia, si sostiene che a Pistoia sia temuto un referendum consultivo, soprattutto dopo che Fratelli d’Italia ha sostenuto la Multiutility.
“La battaglia di Pistoia contro la Multiutility prosegue”
Pistoia Continua la lotta di Pistoia contro Multiutility. GN