L’autore racconta la sua esperienza di visita al Museo del Bargello a Firenze durante un viaggio verso Bologna. Dopo essere entrato nella Badia Fiorentina e aver ammirato alcune opere d’arte, decide di entrare anche al Bargello. L’autore ricorda di essere stato lontano dai musei fiorentini durante la pandemia e di aver visitato il Duomo durante quel periodo. All’interno del Bargello, l’autore si sente sopraffatto dalla bellezza e dalla quantità di opere d’arte presenti, ma decide di approcciare la visita come se fosse la prima volta. L’autore descrive la bellezza del museo come qualcosa che incute soggezione e al tempo stesso suscita compassione. Per l’autore, il Bargello rappresenta un rifugio durante tempi di pace e un luogo in cui rifugiarsi dalle sirene di allarme in tempo di guerra.
La bellezza del Bargello, un rifugio a Firenze
Firenze La bellezza del Bargello, Firenze offre un rifugio eccellente GN