Città IA, già reale ma ancora indietro.

L’intelligenza artificiale sta influenzando già significativamente la nostra vita e rappresenta una rivoluzione enorme, come accadde con il computer negli anni ’90 e Internet nel 2000. Secondo Michele Barbagli, amministratore delegato di Sintra Digital Business, chi non saprà adattarsi a questa tecnologia avrà dei problemi. Settori come i call center subiranno un forte impatto, con una riduzione del 90% dei posti di lavoro a favore dell’intelligenza artificiale. L’editoria sarà anch’essa colpita, con una diminuzione del 90% dei lavoratori nel giro di 5 o 10 anni. Tuttavia, l’intelligenza artificiale può anche portare valore aggiunto, come nel settore del design, della moda e della pelletteria, dove viene utilizzata per dare esempi di campioni. Anche il settore dei viaggi sarà influenzato, con la possibilità di creare piani di viaggio senza l’aiuto di un agente. Ci sono, però, dei lavori che l’intelligenza artificiale non potrà svolgere, come lavori manuali o l’artigianato, nel quale si prevede un aumento del valore delle competenze artigianali. È quindi necessario essere precursori dei tempi e acquisire competenze sull’intelligenza artificiale. Nel prossimo decennio, il mondo cambierà drasticamente e le nuove generazioni daranno l’intelligenza artificiale per scontata.

La città dell’intelligenza artificiale, “È già una realtà ma siamo indietro”

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