Decine di famiglie che vivono nel centro storico di Prato hanno scritto una lettera aperta alle istituzioni cittadine per denunciare il degrado e l’insicurezza legati allo spaccio e al consumo di droga nella zona. Nel documento, le famiglie esprimono preoccupazione per la crescente presenza di spacciatori e violenze sempre più frequenti. Anche se riconoscono che il problema delle droghe e del degrado è diffuso in molte città italiane, ritengono che la peculiarità del loro centro storico, dove il commercio e l’uso di droghe avvengono pubblicamente durante il giorno senza conseguenze, provochi un senso di impotenza e sfiducia verso chi ha il compito di far rispettare la legge. Sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza pubblica a tutti i residenti, indipendentemente dalla loro origine etnica o culturale, e si oppongono a pregiudizi o razzismo. La lettera riporta anche il disgusto di una giovane vicina di casa di origine marocchina, che si sente generalizzata e giudicata negativamente a causa delle azioni di alcuni connazionali tossicodipendenti e spacciatori. La persistenza di tale degrado ha alimentato divisioni e intolleranza tra i residenti, minando l’accoglienza e l’inclusione che la comunità ha sempre cercato di promuovere. Le famiglie chiedono un impegno concreto da parte delle autorità e delle forze dell’ordine per affrontare il disagio crescente in modo equo ed efficace, senza discriminazioni basate sull’origine etnica. Vogliono che il centro storico, come ogni altra zona della città, sia un luogo sicuro per tutti. Sperano che la lettera possa essere il punto di partenza per una discussione costruttiva su come affrontare i problemi in modo efficace e inclusivo.
La lettera aperta, “Spaccio e degrado, noi residenti in centro chiediamo sicurezza”
Prato Sicurezza richiesta dai residenti nel centro per spaccio e degrado GN