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Auto elettriche potenziali “armi” per hacker, Cnr di Pisa lancia allarme

Una ricerca condotta dal CNR di Pisa ha evidenziato che i veicoli elettrici green sono vulnerabili agli attacchi hacker da parte dei cybercriminali. Secondo gli esperti, i veicoli connessi alla rete globale possono essere soggetti al furto di dati sensibili o addirittura ad incidenti stradali causati da hacker. La sicurezza informatica nel settore automobilistico è un ambito in cui ancora c’è molto lavoro da fare. La tecnologia e la connessione a internet dei veicoli, se da un lato offrono vantaggi, dall’altro rappresentano una sfida per i moderni hacker che possono sfruttare le vulnerabilità per prendere il controllo del veicolo o rubare i dati degli utenti. È importante instaurare una “cultura della cybersecurity” anche nel settore automobilistico, ma le differenze di percezione della privacy e gli alti costi associati alla sicurezza rappresentano delle sfide. Attualmente, ci sono normative che regolamentano la progettazione e lo sviluppo di veicoli sicuri, ma l’industria automobilistica e la ricerca scientifica devono collaborare per trovare soluzioni innovative. I veicoli a guida autonoma presentano nuove sfide, poiché devono condividere molti dati con l’ambiente esterno e le decisioni sono basate su algoritmi che possono essere soggetti ad attacchi esterni. Un attacco hacker a un veicolo elettrico può compromettere la sicurezza delle persone e causare danni fisici. È necessario proteggere i dati sensibili e progettare il software a bordo delle auto secondo gli standard di sicurezza richiesti dalle normative.

Le auto elettriche sono potenziali «armi» a rischio hackeraggio, l’allarme dei ricercatori del Cnr di Pisa

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