L’associazione Luca Coscioni ha avviato una campagna denominata “Liberi subito” nella quale si promuove la raccolta di firme per una legge regionale sul suicidio assistito in Toscana. L’obiettivo è raccogliere almeno 5.000 firme entro marzo 2024, necessarie per portare la proposta di legge al consiglio regionale. La Regione ha già dichiarato la proposta ammissibile, quindi una volta depositate le firme, l’iter di discussione potrà iniziare. L’obiettivo principale è definire una normativa che consenta l’accesso alla morte volontaria attraverso l’autosomministrazione di un farmaco letale, seguendo i principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2019. L’associazione intende continuare la mobilitazione per permettere alle persone in condizioni di sofferenza estrema di poter scegliere per sé stesse. Attualmente, ci sono due persone in Toscana che hanno richiesto il suicidio assistito, ma solo una zona ha approvato linee guida in merito. La campagna in Toscana arriva nel contesto della richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Firenze per Marco Cappato e altri due membri dell’associazione Soccorso Civile, che hanno accompagnato un uomo affetto da sclerosi multipla in Svizzera per ricorrere al suicidio assistito. La richiesta di archiviazione si basa sulla considerazione che l’aiuto fornito non sia penalmente rilevante, in quanto non si configurano gli estremi di istigazione o agevolazione al suicidio. Ora spetta al gip decidere se archiviare o meno il caso. Cappato ha commentato che si sta formando una giurisprudenza che permette l’aiuto sul fine vita, mentre il Parlamento continua ad ignorare la questione.
Legge regionale sul suicidio assistito, al via raccolta firme in Toscana
Prato In Toscana inizia la raccolta firme per legge sul suicidio assistito. GN