Il Rapporto Agromafie e caporalato evidenzia un alto tasso di irregolarità nel settore agricolo italiano, che raggiunge il 36,6%. Questa situazione non si discosta dalla realtà toscana, dove l’utilizzo di manodopera straniera nel settore della raccolta alimenta un fenomeno di lavoro irregolare, che va dallo sfruttamento al para-schiavismo. Nell’anno 2023, le inchieste hanno coinvolto anche le zone di Valdichiana e Valdarno, situate tra le province di Arezzo e Firenze. In Toscana, sono state identificate 27 aree di sofferenza, concentrate principalmente nella zona sud, tra cui San Giovanni Valdarno, Valtiberina, Valdarno e Casentino. Il rapporto ha inoltre evidenziato una grande mobilità di questo fenomeno tra province diverse, come Livorno, Grosseto, Siena, Arezzo e Firenze. I lavoratori vengono spesso reclutati illegalmente in una provincia e poi trasferiti in un’altra, a seconda delle esigenze e delle stagioni lavorative.
L’ombra del caporalato nell’Aretino. Il rapporto della Cgil sul lavoro agricolo
Arezzo Cgil reports on agricultural labor and the shadow of caporalato in Arezzo. GN