Gli studi sulla più antica scultura lignea dell’Occidente, il Volto Santo di Lucca, hanno rivelato nuove informazioni sulle sue origini e sulla sua colorazione originaria. Grazie a interventi multidisciplinari in corso nella Cattedrale di Lucca, è emerso che il volto santo, originariamente a colori, era dipinto con blu lapislazzuli l’abito sacerdotale, lamine d’oro per la veste e aveva il volto chiaro. Le analisi chimiche hanno evidenziato gli strati pittorici che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Inoltre, è stata studiata anche la croce del volto santo, che è risultata essere molto antica e di epoca altomedioevale come la statua. La croce presenta colorazioni diverse, con il braccio orizzontale blu e il braccio verticale rosso. Le indagini diagnostiche hanno anche rivelato antichi restauri e decorazioni sul crocifisso, nonché importanti informazioni sulla sua tecnica di realizzazione. Attualmente, è in corso un restauro che prevede anche la pulizia della scultura e la messa in sicurezza della pellicola pittorica. Durante le operazioni preliminari al restauro, è stata scoperta una pittura murale frammentaria sulla parete di sfondo del tempietto del Civitali, che potrebbe precedere l’edificazione del tempietto stesso. Le indagini in corso mirano a chiarirne le caratteristiche e la datazione. Tutte le informazioni raccolte durante il restauro saranno restituite al pubblico attraverso una piattaforma informatica dedicata.
Lucca, la scoperta sul Volto Santo, in origine era a colori
Prato Scoperta sul Volto Santo, inizialmente a colori a Lucca. GN