Nessun accordo bipartisan per il Cpr in Toscana, mancanza di strutture adatte.

Nel dibattito sulle location per l’apertura di Centri di accoglienza per il rimpatrio (Cpr) in Toscana, si evidenzia un’opposizione bipartisan all’ipotesi di Prato come possibile sede. Nonostante in passato il governatore Giani avesse avanzato tale proposta per l’utilizzo di parte dell’ex Creaf, il sindaco Biffoni ribadisce il suo no, sostenendo che Prato non ha le caratteristiche richieste dal governo e che non ci sono caserme dismesse. Il sindaco tuttavia si dice favorevole all’utilità di questi centri per l’immigrazione e propone che i tecnici ministeriali vengano a Prato per valutare la situazione e chiede un rafforzamento delle forze dell’ordine. Anche la deputata Mazzetti ritiene importante avere un Cpr in Toscana, ma non a Prato, poiché serve un luogo con bassa densità abitativa. La politica in modo bipartisan si oppone all’apertura di un Cpr a Prato, a causa della mancanza di spazi idonei. Il capogruppo della Lega in Comune, Spada, sostiene la necessità di un Cpr in Toscana, ma ritiene che Prato non abbia strutture adeguate, escludendo l’ex Creaf.

No bipartisan al Cpr, “In Toscana serve ma qui non ci sono strutture adatte”

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