Pisa registra un’importante pietra miliare nella trasfusione di organi, due fegati salvati da uno malato.

Ogni anno in Italia si registrano circa 13mila nuovi casi di tumori al fegato, con una maggiore incidenza tra i maschi. A livello mondiale, il tumore al fegato è il sesto più diffuso, principalmente a causa delle cellule interne all’organo chiamate epatociti. Tra i fattori di rischio vi sono l’abuso di alcol, il diabete, l’obesità, il fumo, l’assunzione di steroidi anabolizzanti e le infezioni virali come l’epatite B e C. L’Aoup di Pisa ha stabilito un record mondiale producendo 39 nuovi fegati in soli due anni su 15 casi, a partire da quello di un paziente malato. Il primo caso di successo è stato con una paziente affetta da lesioni metastatiche al fegato e un tumore al colon. Grazie a un intervento chirurgico speciale, è stato possibile rimuovere tutte le lesioni metastatiche e il tumore primario. I medici hanno diviso il fegato in due parti, asportato le sezioni danneggiate e fatto crescere il segmento sano attraverso l’embolizzazione portale. Questa strategia chirurgica innovativa è stata ideata dal Gruppo multidisciplinare per la Chirurgia epatica del risparmio d’organo e applicata dal dottor Lucio Urbani. L’obiettivo è risparmiare il fegato e ridurre il rischio di recidiva, consentendo al paziente di sottoporsi a ulteriori trattamenti se necessario.

Pisa, il primo ospedale al mondo a ottenere due fegati sani da uno malato

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