Il rapporto annuale della Caritas diocesana di Arezzo sulla povertà evidenzia un quadro complesso e in crescita. Nel 2022, sono state accolte oltre 2.000 persone e famiglie in difficoltà a causa della precarietà lavorativa e degli effetti dell’inflazione. Il rapporto sottolinea come la situazione di povertà strutturale si stia estendendo, con molte famiglie e persone che, già al limite della soglia di povertà, si trovano costrette a chiedere aiuto e sostegno. Questo fenomeno è accompagnato da un aumento della precarietà lavorativa e del malumore sociale, con il rischio di tensioni sociali. I dati mostrano che le principali nazionalità tra le persone assistite sono l’Italia, il Marocco, la Romania, l’Albania e la Nigeria. Le persone più vulnerabili sono quelle di età inferiore a 49 anni, in particolare donne, celibi/nubili o divorziati/separati, che vivono in affitto o senza alloggio. Il 34,5% delle persone assistite è disoccupato o inoccupato. Le principali problematiche segnalate sono la povertà e i problemi economici, seguiti da problemi di occupazione/lavoro, abitativi, familiari, migratori, educativi, di dipendenza, detenzione e giustizia, e disabilità. La Caritas diocesana offre una serie di servizi e attività, come un ambulatorio medico, sostegno alimentare, accoglienza in strutture di prima accoglienza e dormitori, e assistenza ai rifugiati. Il vescovo di Arezzo sottolinea l’importanza di essere una sentinella di fronte alle povertà e alle ferite della società e invita alla solidarietà, all’accoglienza e alla responsabilità.
“Povertà, in crescita quella strutturale. Rischio tensioni sociali”. Il report Caritas, nel 2022 accolte oltre duemila persone
Arezzo Aumento della povertà strutturale aumenta rischio tensioni sociali. Report Caritas, oltre 2000 persone accolte nel 2022. GN