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Prato, 8 novembre 2023 – Il festival dedicato al massimo musicista pratese della storia, l’organista, compositore, missionario gesuita Domenico Zipoli (nato nel 1688 e morto a Cordoba in Argentina nel 1726) sta per tornare. Dall’11 novembre al 5 gennaio 2024 è in programma la 13esima edizione, che ha il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, Comune di Prato, Assessorato alla Cultura, Assessorato all’Istruzione Pubblica, Comune di Carmignano e Assessorato alla Cultura con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Cosima Maggi – Personal Financial Advisor e in collaborazione con Associazione Prato per Zipoli, Diocesi di Prato, Cattedrale di S. Stefano, Musei diocesani-Museo di San Domenico, Scuola Comunale di Musica «G. Verdi», Camerata Strumentale Città di Prato, Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Domenico, Parrocchie dello Spirito Santo e di San Giusto, Parrocchia di Artimino, Rotary Club, Lions Club, Associazione Pratese Amici dei Musei, Basilica di San Petronio, Bologna, Museo di San Colombano, Bologna, Massimo Drovandi Restauri. La direzione artistica è di Gabriele Giacomelli. Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito eccetto la visita al Museo di San Colombano.

Sono previste alcune novità, come l’organizzazione di una mostra di arte e documenti dedicata a Zipoli e curata da Carlo Palli. Per l’occasione, artisti contemporanei si sono ispirati alla sua figura, alla sua splendida musica, alla sua singolare e affascinante vicenda umana., realizzando dipinti e sculture. A complemento della mostra è parso utile raccogliere ed esporre anche documenti, articoli, saggi, libri, partiture, dischi, cd e quant’altro possa aiutare il visitatore a meglio comprendere il maestro pratese, ancora poco conosciuto nella sua terra d’origine. L’inaugurazione della mostra, inizialmente prevista per domenica 12 novembre, è stata posticipata di una settimana esatta nel rispetto delle priorità causate dall’emergenza che ha colpito la nostra città.

Nei concerti in calendario, la musica di Zipoli dialogherà con quella di altri maestri antichi e moderni, come il pratese Biagio Pesciolini, oggi in via di rivalutazione. Ascolteremo i brani zipoliani suonati all’organo, strumento cui furono destinati dall’autore (e protagonisti saranno gli antichi strumenti dello Spirito Santo, di San Giusto e di Artiminio), ma anche, per la prima volta, all’organo portativo (concerto del 28 novembre in Palazzo Comunale), nonché in un’inedita trascrizione per orchestra a corde pizzicate (concerto del 18 novembre in Duomo). Di grande interesse è la visita guidata a Bologna per conoscere la straordinaria collezione di antichi strumenti a tastiera appartenuta a Luigi Ferdinando Tagliavini (che è stato uno dei protagonisti della riscoperta di Zipoli nel Novecento) e l’organo di San Petronio costruito nel 1475 da un altro eminente maestro pratese, Lorenzo di Jacopo da Prato. Anche quest’anno ci attende, dunque, un affascinante itinerario sonoro alla scoperta di repertori dimenticati, partiture inedite, antichi strumenti ubicati in alcuni fra i luoghi più belli della città e della provincia, in una sorta di festoso omaggio corale in memoria dell’illustre concittadino.  

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