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Presenza ‘ndrangheta radicata in questa zona, conferma rapporto Direzione antimafia.

La relazione semestrale della Dia evidenzia la presenza attiva della criminalità di tipo ‘ndranghetista in Toscana. Le attività illecite riguardano il traffico di droga, le estorsioni, l’usura e lo smaltimento illecito di rifiuti. La relazione fa riferimento allo svolgimento di due procedimenti, noti come Calatruria e Keu, che hanno scoperto condotte illegali nei settori degli appalti e dello smaltimento dei rifiuti, e i collegamenti tra imprenditori e le cosche ‘ndranghetiste. Sono emersi anche legami con imprenditori del settore conciario di Santa Croce sull’Arno. È stata emessa una confisca di beni per oltre 5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore operante nel settore dei rifiuti. La relazione conferma inoltre la presenza stabile e strutturata delle consorterie criminali, soprattutto di ‘ndrangheta e camorra, che investono i proventi illeciti nel settore turistico-alberghiero e nei pubblici appalti. Le organizzazioni criminali autotone si concentrano principalmente sul traffico di droga, spesso gestito in collaborazione con la criminalità straniera utilizzando il porto di Livorno come punto di ingresso per la cocaina proveniente dal Sudamerica. La criminalità di matrice straniera, in particolare albanese, romena, cinese, magrebina e nordafricana, è coinvolta anche in reati estorsivi e predatori. Le attività camorristiche si concentrano nelle estorsioni, nel traffico e nello smaltimento illecito dei rifiuti, nel traffico di droga e nel riciclaggio di denaro.

“Qui la ’ndrangheta ha una presenza stabile e strutturata”. Il rapporto della Direzione antimafia

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