I vertici di Mondo Convenienza, tra cui la presidente Mara Cozzolino, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nel magazzino di Calderara di Reno. Le accuse includono turni massacranti e violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. Mondo Convenienza si è dissociata dalle accuse, affermando di non essere coinvolta nella gestione dei dipendenti dei fornitori e di operare nel rispetto della legge e del proprio codice etico. L’Associazione Nazionale Servizi Integrati (Ansi) ha sottolineato che le società associate che svolgono il servizio di consegna e montaggio per Mondo Convenienza non sono coinvolte nel processo e crede che la committenza dimostrerà la propria innocenza. Tuttavia, i Si Cobas affermano che uno dei soggetti rinviate a giudizio è un socio di maggioranza della società che attualmente gestisce l’appalto del magazzino di Campi Bisenzio, notando che le condizioni di sfruttamento dei lavoratori sono le stesse. Nel frattempo, il presidio e lo sciopero dei lavoratori presso il magazzino di Calderara di Reno continuano nel desiderio di ottenere garanzie sul passaggio a un nuovo contratto e la fine dello sfruttamento. I lavoratori chiedono maggiore trasparenza sulla trattativa a livello nazionale da parte della Cgil.
Rinvii a giudizio per i vertici di Mondo Convenienza
Prato Rinvii a giudizio per i vertici di Mondo Convenienza, il processo incomincia. GN