Il Santo Stefano, ospedale di Prato, compie dieci anni. Nel corso degli anni, l’ospedale ha affrontato diverse difficoltà, tra cui la mancanza di posti letto e un pronto soccorso sovraffollato. Tuttavia, nel corso degli anni sono state apportate migliorie, come l’istituzione di un’area medica di accettazione per aiutare i medici del pronto soccorso nel trattamento dei pazienti. Inoltre, è stata posata la prima pietra per la costruzione della palazzina Biancalani, che aumenterà il numero dei posti letto a disposizione.
Il segretario generale della Funzione pubblica Cgil Pistoia Prato, Sandro Malucchi, commenta che i primi dieci anni di attività del Santo Stefano hanno portato alla consapevolezza dell’importanza di aumentare i posti letto e migliorare la sanità territoriale. L’edificazione della Palazzina Biancalani permetterà una riduzione dei tempi di attesa nell’ospedale e nel pronto soccorso.
Malucchi sottolinea che il Santo Stefano ha introdotto un nuovo modello sanitario basato sull'”intensità di cura”, che ha ridotto il tempo di degenza e ha comportato una riduzione dei ricoveri. Tuttavia, nonostante questa riduzione, la popolazione invecchia e i bisogni sanitari aumentano. Malucchi stima che la riduzione dei ricoveri abbia un valore economico di oltre 100 milioni di euro.
Malucchi esprime preoccupazione per il futuro, a causa dei tagli di bilancio e del blocco delle assunzioni imposti dalla legge. Se non ci saranno cambiamenti, l’ospedale rischia di rimanere sottoutilizzato a causa della mancanza di personale sanitario.
Santo Stefano. Pochi letti e sanitari, “Ci sono stati 30mila ricoveri in meno”
Prato Riduzione significativa ricoveri in ospedale durante Santo Stefano GN