“Sorridimi, Alzheimer”, Giovanna affronta la malattia senza timore, mantenendo la sua identità.

Questo contenuto racconta la storia di Giovanna Mazzanti, presidente della sezione di Pistoia dell’Associazione nazionale malati di Alzheimer (Aima), e la sua esperienza con la malattia di sua madre, Paola Poli. Giovanna si è resa conto che qualcosa non andava quando sua madre aveva settant’anni e non riusciva più ad eseguire gesti che prima faceva senza problemi. Iniziò così un periodo di dodici anni difficili durante i quali Giovanna si rivolse alla geriatria dell’ospedale di Pistoia per ottenere aiuto. Nel frattempo, Giovanna ebbe due figli, ma un giorno ricevette una telefonata dalla madre che le disse di non sapere dove fosse. Questo evento coincise con un momento di grande difficoltà per Giovanna che rischiò di perdere la sua bambina a causa di una grave emorragia. Giovanna trovò sostegno nella dottoressa Anna Maria Celesti. Nonostante il progressivo avanzare della malattia, Giovanna e sua madre non persero mai il contatto emotivo. Nel luglio del 2018, Giovanna diventò presidente della sezione di Pistoia dell’Aima e si impegnò a supportare i familiari dei malati di Alzheimer. L’Aima offre orientamento e sostegno psicologico per evitare il burnout dei familiari e promuove attività che coinvolgono sia i malati che i familiari. Giovanna racconta con sorpresa come le persone affette da Alzheimer riescano a concentrarsi durante queste attività. Durante il suo mandato, la condizione di sua madre peggiorò improvvisamente e fu necessario il ricovero in ospedale. Tuttavia, Giovanna prese la decisione di riportarla a casa, davanti alla sua vecchia casa a Pracchia. Sua madre si tranquillizzò e pochi giorni dopo si addormentò serenamente. Ora riposa a Pracchia.

“Sorridimi, Alzheimer”. Mettersi in gioco ma senza smarrimento . Giovanna senza paura

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