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Tagli ai bus scatenano proteste, stop alle corse per i pendolari.

La protesta per la riduzione delle corse del trasporto pubblico si sta estendendo. I cittadini sono furiosi per i tagli confermati dal presidente della Provincia, Luca Marmo, e dalla consigliera delegata, Lisa Amidei. I tagli riguardano le corse da San Marcello Piteglio a Pistoia e viceversa, soprattutto quelle del mattino che molti utilizzano per andare al lavoro. Questo porterà a sovraffollamento sugli autobus degli studenti. I residenti si lamentano del disagio, soprattutto per chi deve andare a scuola in piedi nonostante il caro abbonamento. La riduzione delle corse inizierà il primo novembre e durerà sei mesi, ma si prevede che sarà un incubo per gli utenti a causa della stagione invernale. Marmo e Amidei spiegano che il taglio sarà di 670mila chilometri, inferiore ai 800mila previsti dalla Regione, per garantire le corse scolastiche e limitare il disagio nelle zone collinari. Tuttavia, il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Andrea Tonarelli, esprime il suo dissenso, sostenendo che i tagli colpiscono principalmente le aree interne, montane e periferiche, e critica il PD e la sinistra per la loro visione politica che ha perso il senso del territorio.

Stop alle corse per i pendolari. Le proteste dopo i tagli dei bus

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