Tradizione della lavorazione delle castagne sui monti ancora viva.

L’autore descrive il castagno come parte integrante del paesaggio apuano, soprannominandolo “L’albero del pane” per via del suo ruolo fondamentale nell’alimentazione delle popolazioni locali durante la seconda guerra mondiale. Un lettore racconta la lavorazione della castagna, ricordando come i castagneti venivano mantenuti puliti e i castagni potati per facilitare la raccolta. In passato, la farina di castagne veniva conservata nelle case in una cassapanca e utilizzata per preparare polenta o castagnacci. Oggi, per preservare questa tradizione e valorizzare il patrimonio di conoscenze, alcuni abitanti di Altagnana continuano a praticare la lavorazione delle castagne. Le castagne vengono essiccate e poi battute per rimuovere le bucce, utilizzando strumenti specifici o una macchina apposita. Infine, la farina ottenuta viene macinata. Nella Valle del Frigido, queste antiche tecniche vengono ancora seguite per ottenere una farina di alta qualità, che dovrebbe essere valorizzata sia dal punto di vista gastronomico che per la protezione dell’ambiente.

Tempo di castagne. Sui monti si fa ancora la lavorazione come una volta

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