A 16 km da Firenze e 40 da Siena, comodamente raggiungibile ma in un’area tranquilla e riservata, Villa Moris e un fabbricato settecentesco con una torre del XVI secolo, ultimamente restaurata per offrire ospitalità nelle sue camere più belle.
L’ambiente e familiare, ma curato nei minimi dettagli. Le pareti e i soffitti sono decorati con affreschi dell’800 e le camere sono arredate, dove probabile, con i mobili originali della villa che sono stati recuperati e restaurati.
A disposizione degli invitati c’e una cucina equipaggiata dove si puo fare preparare pasti semplici o gustare specialità acquistate nei moltissimi negozi di prodotti tipici delle vicinanze e una sala comune dove di matttina viene servita la colazione.
La villa e circondata da un giardino dove potrete riposare sotto il leccio secolare, vero spirito di Villa Moris.
E il luogo ideale da cui partire sia per visitare le più importanti città d’arte toscane che per perdersi fra le colline e i paesi del Chianti. Ma potrete pure solamente rilassarvi in giardino o davanti al camino della sala comune o fare passeggiate nelle infinite strade bianche dei dintorni.
I bimbi sotto i due anni soggiornano gratuitamente e hanno a disposizione un lettino da campeggio, su richiesta al momento della prenotazione.
Gli animali sono i benvenuti purché educati a fare i bisogni fuori e a non salire sui letti. Su richiesta sono a loro disposizione gratuitamente una cuccia e ciotole.
Viviamo nella villa, dunque saremo a vostra disposizione per qualsiasi problema o domanda, ma rispetteremo totalmente la vostra privacy.
Se vorrete saremo felici di mostrarvi le cose da vedere nei dintorni, i migliori ristoranti dove mangiare, gli eventi da non perdere. In particolar modo saremo felici di raccontarvi il Chianti “minore”: ci sono molti paesini, opere monumentali, musei sconosciuti al turismo di massa, ma veramente meritevoli di una visita.
La storia di Tavarnelle Val di Pesa si ricollega a quella della zona chiantigiana.
La 1ª memoria storica del capoluogo risale al 790: in origine si chiamava Tabernulae, nome derivato da taberne, le antiche taverne dove i turisti si fermavano per il ristoro e per il cambio dei cavalli attraverso la via che portava verso la Val d’Elsa, dove incrociava la via Francigena.
Nel XII secolo il villaggio passò sotto il dominio della Repubblica Fiorentina, ma non ebbe funzione strategica, tanto da non essere mai circondato da mura, forse perché protetto dalle persone che abitano in zona castelli di San Casciano, Barberino, San Donato in Poggio e Tignano, per i quali rappresentava però un importante punto di incontro per gli scambi commerciali.
Fa fede dell’importanza raggiunta in tal senso la presenza del convento francescano del Borghetto, se si considera che tali complessi sorsero nei posti più popolosi e frequentati. Nell’Ottocento il paese crebbe ulteriormente attorno al suo nucleo antico ed il 1° Maggio 1893 divenne Comune autonomo, staccandosi dal Comune di Barberino Val d’Elsa. Proprio quest’anno si e svolto un referendum che ha sancito la riunificazione dei due Comuni sotto il nome di “Barberino Tavarnelle”.
Accanto al capoluogo si trova la Pieve di S. Pietro in Bossolo, una delle costruzioni più antiche della Val di Pesa.
A breve di stanza da Tavarnelle si trova l’abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, un monastero della Congregazione Vallombrosana collocato nella zona delle colline del Chianti, in località Passignano.
Il monastero adottò la regola vallombrosana gia nel XI secolo per opera di Giovanni Gualberto, che qui morì nel 1073. Più volte distrutto e ricostruito, oggi appare più come un castello che come una comunità monastica.
Il complesso architettonico appare anche ora oggi racchiuso dentro la cortina muraria del quattrocento a pianta quadrangolare con torri d’angolo, ma sono evidenti le integrazioni neogotiche realizzate al termine del XIX secolo quando, soppressa la comunità monastica, venne trasformato in una villa. La chiesa abbaziale, a pianta a croce latina, e stata quasi interamente ricostruita dalla seconda meta del XVI secolo e internamente affrescata da Domenico Cresti, detto il Passignano e da Alessandro Allori.
All’interno dell’Abbazia si puo fare visitare la meravigliosa Sala del Cenacolo, creata da Domenico Ghirlandaio fra il 1440 e il 1485 e ultimamente restaurata.
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