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Le statue degli schiavi di Livorno, possibile liberazione dei Quattro Mori?

La statua al Granduca di Toscana Ferdinando I de’Medici, nota come “i Quattro Mori”, si trova a Livorno presso la Darsena Vecchia. Ai piedi del Granduca sono presenti le statue in bronzo di quattro pirati barbareschi incatenati, che sono diventate le più famose e espressive. Il gruppo scultoreo, iniziato da Giovanni Bandini nel 1595, fu completato nel 1626 da Pietro Tacca, che si ispirò a veri corsari rinchiusi nel “Bagno dei forzati” a Livorno. Le espressioni sofferenti e la tensione dei corpi incatenati rappresentano in modo drammatico la condizione degli schiavi. Tacca utilizzò modelli per due dei quattro mori, mentre per gli altri due potrebbe aver fatto variazioni dei precedenti modelli. Secondo una leggenda popolare, esiste un punto della piazza Filippo Micheli da cui si possono vedere simultaneamente i nasi di tutti e quattro i mori, portando fortuna a chi riesce a vederli. Tuttavia, molti livornesi non conoscono né rivelano il punto magico. Il monumento avrebbe dovuto essere completato con due fontane di bronzo raffiguranti mostri marini, che sono state conservate a Firenze. Esistono altre opere d’arte analoghe al monumento livornese, come la fontana dei Quattro Mori a Marino e un monumento simile a Parigi, entrambi con statue di schiavi simili ai quattro mori. Inoltre, un affresco nella Villa La Petraia a Firenze ritrae la statua dei Quattro Mori.

I Quattro Mori di Livorno, le statue degli schiavi. Forse sono stati liberati – thedotcultura

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