1 su 4, perdite di figli durante gravidanza o nel primo anno di vita.
La morte di un figlio è considerato il lutto più grande che una persona può affrontare. In Italia, il tasso di mortalità perinatale è di circa 4 decessi ogni 100 nati, simile a paesi come la Francia e il Regno Unito. Tuttavia, nel Sud del paese, solo il 20% delle persone che subiscono una perdita perinatale riceve l’assistenza adeguata. A livello globale, una donna su 4 perde un bambino durante la gravidanza o nel primo anno di vita. La maggior parte di queste morti sarebbe evitabile con cure adeguate durante il travaglio e il parto. Tuttavia, l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi, come i paesi del Nord Europa, per quanto riguarda il sostegno psicologico e le diagnostiche post mortem. L’associazione CiaoLapo, fondata nel 2006, si occupa di offrire supporto psicologico e psicosociale alle donne, alle coppie e alle famiglie che hanno perso un figlio durante la gravidanza o il parto. L’associazione organizza anche attività di formazione gratuita per gli operatori sanitari e promuove la ricerca scientifica in ambito perinatale. Di recente, sono state pubblicate delle linee guida italiane per l’assistenza alla morte in utero, a cui l’associazione ha contribuito. In occasione del Baby Loss Awareness Day, che si celebra ogni 15 ottobre, l’associazione organizza eventi di formazione, informazione e condivisione per onorare la memoria dei bambini che sono morti prematuramente. Anche quest’anno, a Firenze, verrà illuminata Porta Santa Croce per abbracciare virtualmente tutte le famiglie che hanno subito una perdita perinatale.
Una su 4 perde il figlio durante la gravidanza o nel primo anno di vita
Prato 1 su 4, perdite di figli durante gravidanza o nel primo anno di vita. GN