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Nuova cassa di espansione per l’Arno per ridurre rischio alluvioni.

Il sistema di laminazione di Figline Valdarno, a difesa dalla minaccia di alluvioni per la città di Firenze, sta procedendo con successo. Un importante passo avanti è stato compiuto con i lavori per la realizzazione dell’opera di alimentazione della cassa d’espansione Pizziconi, che permetterà l’ingresso delle acque di piena del Fiume Arno nella cassa di espansione. L’opera prevede l’attraversamento dell’autostrada A1 Milano-Napoli e del viadotto ferroviario della linea Alta Velocità. Una volta completato, il volume d’acqua che la cassa di Pizziconi potrà invasare sarà di circa 3,1 milioni di metri cubi. I lavori, il cui costo ammonta a 11,65 milioni di euro, sono iniziati nel marzo 2021 e termineranno entro il primo trimestre del 2024. La cassa di Pizziconi fa parte dei piani di riduzione del rischio idraulico per il bacino del fiume Arno, gestiti dalla Regione Toscana. Il progetto mira a ridurre al minimo o eliminare i periodi di chiusura dell’autostrada, interessata dalla costruzione di tre scatolari di sotto attraversamento. Per limitare le interruzioni del traffico, la tecnica dello spingitubo è stata utilizzata per realizzare tre monoliti in cemento armato, che verranno inseriti sotto l’autostrada. Il sistema di laminazione di Figline comprende anche altre casse di espansione e avrà una capacità di contenimento di circa 25 milioni di metri cubi d’acqua per un evento di piena dell’Arno con un tempo di ritorno di 200 anni.

Arno e rischio alluvioni, nuova cassa di espansione. Ecco come funzionerà

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