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Biffoni e la tempesta, Allerta rossa richiesta per risarcimenti documentati

Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha criticato l’allerta arancione che è stata emessa per il rischio idrico nella città, affermando che avrebbe dovuto essere di codice rosso. Durante una tempesta, sono caduti 155 millimetri di acqua in poche ore, un evento che secondo la Protezione Civile non si verificava da 200-300 anni. Il sindaco ha sottolineato che la meteorologia non è una scienza esatta e che la responsabilità ricade sempre sul sindaco che deve firmare le ordinanze. Il governatore Eugenio Giani ha risposto affermando che l’allerta era arancione a causa delle condizioni atmosferiche presenti al momento. Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, ha chiesto chiarimenti sulla decisione di emettere un’allerta arancione anziché rossa e ha richiesto che l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, fornisca spiegazioni. La Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione di stato d’emergenza nella provincia di Prato. Il sindaco Biffoni ha incoraggiato i cittadini a richiedere risarcimenti per i danni subiti durante la tempesta. Il vice sindaco Simone Faggi ha descritto la situazione drammatica durante il giovedì nero e ha elogiato gli sforzi delle squadre di protezione civile e dei volontari che sono intervenuti. Sono arrivate anche personalità politiche nella sede della Protezione Civile per valutare la situazione.

Biffoni e la tempesta, “Serviva allerta rossa. Documentate tutto per i risarcimenti”

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