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Incendio a Carrara, probabile innesco nel palazzo in fiamme.

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AVENZA. «Ora mi butto giù», giù dalla finestra. Ventisette persone sono state evacuate dalle loro abitazioni. Quattro sono i feriti, tre donne e un uomo; quest’ultimo è in gravi condizioni, ha ustioni di secondo e terzo grado alle gambe ed è stato intubato all’ospedale Cisanello di Pisa. Sono gli effetti del devastante incendio che nella prima mattinata di ieri si è sprigionato da un appartamento di Avenza. Poteva andare molto peggio.

L’allarme

È sabato 18 novembre, ieri, sono le 9. Alessandro Gambini, carrarese, 50 anni, è nel suo appartamento di via Europa, una strada residenziale perpendicolare a via Pucciarelli, siamo del resto a due passi dal ponte Pucciarelli (lato Massa) . «Ero nel mio studio davanti al pc – racconta – quando all’improvviso ho sentito un rumore molto forte, quasi metallico, ho pensato che un camion avesse perso il carico. Ho guardato dalla finestra e mi sono accorto che in strada c’erano delle persone che indicavano qualcosa. E ho visto del fumo che doveva uscire dal palazzo di fronte», un grande edificio, giallo, che corrisponde ai civici 9 e 11 di via Pucciarelli. Ha però gli alberi di fronte Alessandro Gambini, e per avere una miglior visuale esce sul terrazzo lato Marina. «C’erano le fiamme e ho subito chiamato i vigili del fuoco – continua – Al telefono mi hanno chiesto se c’erano feriti ma io ancora non lo sapevo». È lui insomma il primo ad allertare i soccorritori. Poi esce in strada, «Le fiamme uscivano da una finestra del secondo piano – racconta ancora – ed erano già alte. E al quarto piano c’era una donna alla finestra che urlava, “Mi butto giù, mi butto giù”. Da lì è cominciato il delirio».

La corsa

C’è chi grida dalla finestra, chi pensa a portare in salvo i bambini. Chi si precipita giù dalle scale per guadagnare il cortile e respirare. Ma il fumo è ovunque e l’incendio continua a propagarsi dal secondo piano ai piani più alti. In pochi minuti compaiono gli operatori del 118 con un’automedica e due ambulanze della Pubblica assistenza da Carrara, tre squadre dei vigili del fuoco – che subito spaccano vetri per far sì che il fumo cominci ad uscire dal palazzone – e gli agenti della polizia di Stato.

I soccorsi

Sei condomini vengono tirati giù dai loro appartamenti dai vigili del fuoco con le auto-scale. Una donna viene salvata in extremis mentre ha la casa invasa dal fumo che ha fatto “effetto camino” ed è salito ai piani alti. Ci sono quattro feriti, tre donne che vengono portate al pronto-soccorso del Noa per il fumo inalato, ma le loro condizioni non destano preoccupazione, e un uomo. È per lui, Andrea Marchi, 57 anni, carrarese, conosciuto dai tifosi giallo-azzurri come “Tersilla”, che l’elisoccorso Pegaso atterra nel campo dell’oratorio che si trova accanto, per trasportarlo all’ospedale di Cisanello, ha ustioni gravi soprattutto sulle gambe.

L’innesco, c’è una tanica

Le fiamme sono partite dall’appartamento al secondo piano lato monti di Marchi, che era uscito venerdì dal carcere dove era recluso per scontare un cumulo di pene e aveva – secondo quanto raccolto anche da fonti istituzionali – la prospettiva di un nuovo percorso. La polizia scientifica ha già fatto rilievi – ieri mattina – in quella abitazione. Che cosa sia accaduto è al vaglio della polizia di Stato e il condizionale da qui in poi è d’obbligo. Secondo una prima ipotesi ufficiosa, le fiamme si sarebbero sprigionate da uno sgabuzzino, qui sarebbero state trovate tracce di una tanica contenente presumibilmente un liquido infiammabile – l’abitazione non ha allaccio al gas – forse benzina. Un fuoco in quel piccolo locale con la miscela e la porta chiusa giustificherebbe il boato udito da Gambini e dai condomini, tant’è che proprio lì è crollata una parete e dopo il crollo le fiamme si sono diffuse rapidamente. «Qualunque ipotesi al momento è prematura», dice il questore Santi Allegri che si è recato sul luogo dell’esplosione. Potrebbe trattarsi di un accadimento provocato da chicchessia ma anche fortuito. Le indagini della polizia sono in corso e i vigili del fuoco non si sarebbero ancora espressi ufficialmente sulla dinamica dell’incendio mentre il loro monitoraggio sull’edificio, che ieri pomeriggio era inagibile perché invaso dal fumo, è terminato.

Dopo il questore, in via Pucciarelli 11 è giunto anche il magistrato della Procura di Massa Elena Marcheschi che aprirà un fascicolo per fare chiarezza su quanto accaduto e prospettare eventuali responsabilità.

 

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