Lucca, maggior numero di irregolarità amministrative nei depuratori.
Secondo i dati resi pubblici da Arpat, nell’anno 2022 sono state riscontrate irregolarità nei depuratori toscani. Su un totale di 169 impianti controllati, sono state comminate 75 sanzioni amministrative e segnalate 14 notizie di reato, per un totale di 89 irregolarità su 55 impianti, che rappresentano il 33% di quelli controllati. La provincia di Lucca è stata quella con il maggior numero di irregolarità amministrative (19) e relative sanzioni (10). Non sono state riscontrate notizie di reato in questa provincia. Le province con la percentuale più alta di impianti irregolari rispetto al totale controllato sono Grosseto (58%), Pisa, Massa Carrara e Prato (50%), e Lucca (45%). In termini assoluti, le province con il numero più alto di violazioni sono Pisa (29), Lucca (19) e Grosseto (11). Non è stata riscontrata nessuna situazione tale da richiedere l’apertura di una notizia di reato nei 20 impianti controllati nella provincia di Lucca. Le sanzioni amministrative ammontano a 10, di cui 4 comminate al depuratore di Viareggio e 3 all’impianto Calavorno, entrambi in fase di adeguamento. Le altre 9 irregolarità hanno richiesto solo dei lavori di adeguamento. L’Arpat ha anche condotto analisi sui campioni prelevati, riscontrando che il 19% di essi non è conforme ai parametri previsti. I parametri più frequentemente superati sono i solidi sospesi e i B0d5, mentre i casi di superamento del Cod sono limitati. Gli elementi azoto nitroso e azoto nitrico presentano la maggiore quantità di superamenti. L’Arpat conclude affermando che la situazione dei depuratori toscani è complessivamente soddisfacente, ma sottolinea la necessità di migliorare i controlli, le autorizzazioni e la gestione del servizio di depurazione, in particolare riguardo alla gestione dei fanghi e alla capacità depurativa residua degli impianti.
Controlli ai depuratori, a Lucca il maggior numero di irregolarità amministrative – SerchioInDiretta
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