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Tragitto quotidiano tra Viareggio e Prato, costante confusione e mancanza di informazioni.

Paolo Piccioli, 58 anni, è un consulente del lavoro che da dieci anni viaggia in treno ogni giorno da Viareggio a Prato. Tuttavia, il suo viaggio è caratterizzato da continui disservizi, ritardi e cancellazioni di corse. Piccioli ha raccontato di aver sperimentato anche tre giorni consecutivi di ritardi. Invece di impiegare un’ora per arrivare a lavoro, ci mette più di tre ore. Attualmente è costretto a prendere il treno delle 5,40 anziché quello delle 6,30, a causa dei lavori sulla tratta da Pescia a Lucca. Le comunicazioni con i pendolari sono scarse e spesso si scopre che un treno è stato soppresso all’ultimo momento. A volte viene fornito un servizio di bus alternativo, ma non è sempre affidabile. Secondo Piccioli, le cancellazioni sono dovute alla sovraffollamento dei treni. La situazione è peggiorata negli ultimi anni e mancano controlli efficaci sulla sicurezza. Piccioli ha raccontato di una banda di bulli che ha molestato i passeggeri per mesi senza che nessuno intervenisse. Per migliorare il servizio ferroviario, Piccioli ritiene che siano necessari controlli costanti e sanzioni per chi viaggia senza biglietto.

Da Viareggio a Prato, tutti i giorni, “Mille problemi senza informazioni”

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