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Pisa, primo ospedale al mondo per trapianto di due fegati sani da uno malato.

L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ha pubblicato su “Cancers” i risultati di 15 casi consecutivi in cui sono state effettuate resezioni epatiche complesse su pazienti affetti da metastasi epatiche da neoplasia del colon retto. La sopravvivenza a un anno di questi pazienti è stata del 92%, un risultato molto positivo considerato che la probabilità di recidiva del tumore al colon retto multi-metastatico al fegato è fino all’80% nei primi due anni dopo la chirurgia.

La strategia chirurgica utilizzata ha lo scopo di risparmiare il fegato e ridurre il rischio di recidiva. È stata messa a punto la mesoepatectomia dei segmenti 1 e 4 in blocco con la vena sovraepatica mediana, un’operazione estremamente complessa che modifica la vascolarizzazione intraepatica del fegato rendendolo un organo pari. Successivamente, possono essere integrate complesse procedure di chirurgia del risparmio d’organo con le tecniche di accrescimento del volume del fegato per preservare entrambi i fegati ottenuti o far crescere uno a partire dall’altro.

L’approccio chirurgico descritto rappresenta una nuova opzione di trattamento per i pazienti con metastasi epatiche colon-rettali. Tuttavia, è un percorso terapeutico estremamente complesso che richiede un ambiente multidisciplinare esperto e professionisti altamente competenti. Il Gruppo multidisciplinare dell’Aoup è stato in grado di integrare con successo le più complesse procedure chirurgiche di risparmio d’organo con le tecniche di incremento del volume del fegato, ottenendo risultati positivi anche in casi estremamente complessi, come quello di una paziente che vive con solo il 7% del suo fegato dopo aver avuto 55 metastasi.

Due fegati sani da uno malato, a Pisa il primo ospedale al mondo dove si può fare

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