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Fratelli d’Italia propone Antognoni come sindaco a Firenze, ma la Toscana manca di candidati adatti.

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La Lega voleva Gabriel Omar Batistuta. E noi sai che facciamo? Rispondiamo con Giancarlo Antognoni”. Nel cerchio magico che si muove attorno al vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli, si fa sempre più strada l’idea che per essere competitivi alle amministrative a Firenze, in programma la prossima primavera, e per provare per la prima volta a strappare la città al centrosinistra, si debba andare oltre le candidature identitarie. E del resto, per una coalizione che già in passato ci aveva provato con il portiere della Nazionale Giovanni Galli, l’automatismo è sempre quello, andare a pescare nel mondo delle personalità che potrebbero allargare il consenso, in Toscana in crescita ma mai abbastanza per vincere, come insegna il precedente della leghista di ferro Susanna Ceccardi alla Regione Toscana. Anche in questo caso, bisogna rifugiarsi sotto alla Curva Fiesole.

La Lega voleva Gabriel Omar Batistuta. E noi sai che facciamo? Rispondiamo con Giancarlo Antognoni”. Nel cerchio magico che si muove attorno al vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli, si fa sempre più strada l’idea che per essere competitivi alle amministrative a Firenze, in programma la prossima primavera, e per provare per la prima volta a strappare la città al centrosinistra, si debba andare oltre le candidature identitarie. E del resto, per una coalizione che già in passato ci aveva provato con il portiere della Nazionale Giovanni Galli, l’automatismo è sempre quello, andare a pescare nel mondo delle personalità che potrebbero allargare il consenso, in Toscana in crescita ma mai abbastanza per vincere, come insegna il precedente della leghista di ferro Susanna Ceccardi alla Regione Toscana. Anche in questo caso, bisogna rifugiarsi sotto alla Curva Fiesole.

Nel 2009 Galli perse al ballottaggio contro Renzi. E nella città in cui i gangli renziani sono ancora molto pervasivi, la mossa agitata da Fratelli d’Italia, opzionare il grande campione della Fiorentina, nelle intenzioni di Donzelli e dei suoi potrebbe anche servire ad attrarre un parte del mondo che gravita attorno all’ex premier, di Antognoni grande fan personale. Sarebbe però una scelta che scontenterebbe coloro che preferirebbero un candidato politico, per esempio il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, il fiorentino Francesco Torselli, soprattutto qualora arrivasse una (non così improbabile) sconfitta. 

 

Fatto sta che anche Renzi, subodorando movimenti che di solito ha la smania di controllare, non sta di certo rimanendo con le mani in mano. Salgono fortissime le quotazioni, come candidato sindaco di Italia viva nel capoluogo, di Stefania Saccardi. Ex assessore al Welfare del comune di Firenze, attuale assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Toscana, ad alcuni compagni di partito ha già confessato di voler fare il salto. Una candidatura che nasce anche per tenere fuori un’eventuale alleanza con il Pd di Elly Schlein, che guarda piuttosto a candidati che interpretino la vulgata movimentista della nuova segreteria. Ma soprattutto per fare pressing sul centrodestra. Perché Saccardi vorrebbe allargare il suo progetto “a chi ci sta”. Insomma, guardando oltre il semplice centro del centrosinistra.

 

Ma tornando a Fratelli d’Italia, in Toscana Donzelli si sta appropinquando alle amministrative con una certa qual apprensione. In primo luogo, dopo aver perso credibilità in seguito al caso Delmastro, e dopo che Meloni ha affidato alla sorella la gestione del partito, in pratica esautorandolo dal ruolo di responsabile organizzazione del partito, vorrebbe ritornare sulla cresta dell’onda. Come? Vincendo in una buona parte dei comuni al voto nella regione. E’ per questo che sta facendo una grande pressione sui suoi fedelissimi, chiedendolo loro uno sforzo massimo. A maggior ragione perché da questa partita si è molto defilato il coordinatore regionale Fabrizio Rossi, sempre più distante, raccontano, dal nuovo corso donzelliano.

Tra questi fedelissimi c’è non solo la pratese Chiara La Porta. Ma anche e soprattutto il senese Francesco Michelotti. Che però nel suo territorio ha più di qualche problema, visto che in una regione storicamente avversa alla destra-destra faticano a farsi strada candidature legate alla militanza nel Movimento sociale. L’ex assessore all’Urbanistica del comune di Siena in alcuni comuni del Chianti molto piccoli ma molto spendibili a livello di marketing politico, visto che raggruppano alcune tra le più importanti cantine della regione, come Gaiole, Castellina e Radda, sta incontrando un sacco di difficoltà a trovare candidati sindaco. Al punto che ha cercato di coinvolgere personalità del mondo imprenditoriale, per adesso senza risultati concreti. Per Donzelli sono scalpi significativi da esibire perché un suo rilancio sul territorio gli permetterebbe di dare le carte anche per quel che riguarda le regionali del 2025. E in Fratelli d’Italia hanno già il nome su cui puntare, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.

FdI pensa all’ex viola Antognoni come sindaco a Firenze. Ma in Toscana non trova candidati

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