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Studentessa americana stuprata e rapinata a Firenze.

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Violentata e poi rapinata. Vittima una studentessa americana di 21 anni, alla fine di un mercoledì notte da incubo. Un racconto in due tempi che inizia poco dopo le 2 e 30 in via Pellicceria, nel pieno centro storico di Firenze, quando la ragazza ferma una pattuglia della polizia che, in quel momento, sta girando per le strade per i controlli straordinari. È un’amica della vittima a chiedere aiuto agli agenti. La polizia si ferma, capisce che qualcosa non va e chiede direttamente alla studentessa americana che cosa sia successo. Così lei racconta che neppure mezz’ora prima si trovava proprio in via Pellicceria, era appena entrata nell’androne di un palazzo dove vivono alcune amiche con cui doveva incontrarsi, racconta la giovane agli agenti.

Una volta entrata all’interno del palazzo — continua la studentessa americana — c’è anche qualcun altro che si infila nell’androne dietro di lei. È un uomo, forse italiano ma non sa descriverlo bene. Lei racconta che le ha portato via il cellulare e poi è scappato. I poliziotti chiedono se lei sia stata aggredita, la ragazza risponde di no e aggiunge che non ha bisogno di cure mediche. Ma un quarto d’ora dopo è l’ospedale di Santa Maria Nuova a contattare la polizia, perché ha appena attivato un «codice rosa» per violenza sessuale. Lo stesso equipaggio va al pronto soccorso e si trova davanti la studentessa americana che hanno incontrato poco prima. Il suo racconto cambia, il furto del telefono è la cosa più lieve che le sia successa. La ragazza spiega ora agli agenti di essere stata aggredita in quell’androne, e non solo da un uomo. Gli aggressori sono due, la bloccano dentro l’androne del palazzo di via Pellicceria e abusano di lei, racconta la studentessa americana.

È uno dei due — mentre probabilmente l’altro la costringe a stare ferma — a sfilarle gli slip e a violentarla, ricostruisce ancora la vittima. Poi le urla e le richieste di aiuto nel palazzo diventano l’eco della disperazione e a quel punto i due uomini scappano, ma solo dopo averle portato via il cellulare.

La polizia annota la seconda versione di fronte al responsabile dell’università americana dove la ragazza ha altre tre settimane di corso. Assieme alla vittima c’è anche l’amica che per prima aveva fermato l’auto della polizia in strada. Entrambe le giovani hanno probabilmente bevuto, un particolare non secondario che, se riscontrato durante gli accertamenti, farà scattare per i presunti violentatori l’aggravante della minorata difesa.

La polizia sta aspettando di avere i vestiti indossati dalla ragazza durante la notte di mercoledì scorso, quando è stata lei stessa a raccontare di essere stata stuprata, su quegli indumenti ci potrebbero essere i Dna dei due aggressori. Ovviamente la polizia sta passando al setaccio le telecamere di sicurezza che si trovano in quell’area del centro storico di Firenze, alla ricerca di almeno un uomo che assomigli alla descrizione fatta dalla vittima nella prima versione del suo racconto.

Non più tardi di 24 ore prima un’altra studentessa, messicana, 22 anni, era stata aggredita e rapinata del cellulare all’interno di un palazzo in via Borgo Santissimi Apostoli, riuscendo però a sfuggire al tentativo di violenza sessuale. Se si tratti del solito uomo è ancora troppo presto per saperlo, anche per la polizia che da 48 ore sta lavorando su questo nuovo caso.

Firenze, il racconto di una studentessa americana, «Stuprata e rapinata nell’androne»

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